Si fa presto a dire birra

Come il vino va degustata con attenzione

Conoscere la birra per apprezzarla

Bevanda del futuro, così definisce la birra uno dei massimi sommelier italiani, è sempre più apprezzata, soprattutto quella artigianale anche dalla donne

Due novità come l’Italian Beer Festival – che si inaugura oggi al Parco Forlanini di Milano – e la recente pubblicazione del “Manuale della Birra” (Hoepli) da parte di un sommelier esperto e famoso nel mondo come Giuseppe Vaccarini – “Miglior Sommelier del Mondo ASI 1978″ e presidente de l’Association de la Sommellerie Internationale fino al 2004 – sono l’occasione per parlare di una bevanda che gode di un successo sempre maggiore.

diversi bicchieri per birre differenti

Pinte, calici o boccali ogni birra ha il suo bicchiere

 

 

«Birra, bevanda del futuro», così inizia il “Manuale della birra” di Per Giuseppe Vaccarini, uno dei maggiori sommelier del nostro Paese, un testo che racconta la birra e ne vuole cogliere l’evoluzione. Secondo Vaccarini, infatti, si andrebbe verso una divisione in due grandi famiglie di birre: da una parte quelle leggere, dissetanti, che contengono poco alcol e hanno una struttura delicata; dall’alta quelle più strutturate, che sviluppano più aromi e un maggiore equilibrio gustativo, principalmente adatte per celebrare un’emozionante esperienza gastronomica.

il manuale della birra

Un sommelier internazionale come Giuseppe Vaccarini dedica un manuale alla birra

Ma come va gustata una birra e come si deve valutare?

Per prima cosa va detto che la birra non va bevuta ghiacciata ma che ogni tipo ha una sua temperatura ideale che aumenta con l’aumentare del grado alcolico e della corposità. Le birre chiare, leggere, come pils e lager e le light vanno servite tra i 5 e i 9 gradi, una abbazia o una trappista, invece, vuole circa 13 gradi.

Anche il bicchiere ha la sua importanza e – tranne qualche eccezione per le messicani – mai bere dalla bottiglia, perché così non se ne possono cogliere qualità e gusto. Tipo, forma e dimensione, del bicchiere, inoltre, possono valorizzare le caratteristiche di ogni tipo di birra. Un ruolo decisivo è ricoperto dalla schiuma che protegge la bevanda dal contatto diretto con l’aria e quindi dall’ossidazione ed è un parametro di valutazione della sua qualità e se è esatta la temperatura di servizio.

la schiuma è essenziale

La schiuma non ha solo un’importanza estetica

La birra, inoltre, si degusta come il vino in tre fasi: prima si guarda, poi si porta al naso e, solo dopo, si beve e si gusta. Per quanto riguarda la valutazione visiva si esaminano colore, limpidezza e spuma. L’olfatto, invece, va a caccia dell’aroma e dei profumi complessi che le birre sanno regalare. Il gusto, infine, viene classificato in una gamma molto ampia e dipende dagli stili di fabbricazione.

Il fiore di luppolo le conferisce per lo più un gusto amaro, può essere però, più intenso nelle birre pilsner e nelle bitter ale, più attenuato nelle lager, che contengono meno luppolo, mentre nelle bock e

è il luppolo che dà gusto alla birra

Il luppolo e le sue qualità amaricanti sono fondamentali per il gusto della birra

nelle ale l’abbondanza del malto può stemperare la forza amarognola del luppolo combinandosi in un gusto dolce-amaro tendente all’abboccato, all’amabile o addirittura al dolce.

 

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>