Grom buono, buonissimo ma non artigianale

Le miscele liquide dei gelati Grom sono preparate nel laboratorio di produzione di Torino, successivamente sono distribuite alle singole gelaterie, dove vengono mantecate fresche ogni giorno.

Le miscele dei gelati Grom sono preparate nel laboratorio di Torino e distribuite alle gelaterie dove sono mantecate fresche ogni giorno.

Non c’è estate senza gelato e… senza qualche polemica. Grom la nota catena di gelaterie ha dovuto togliere la dicitura “Artigianale” da sito e pubblicità

In estate parlare di gelato è pressoché obbligatorio. Del resto, le gelaterie sono sempre più numerose. Sarebbero, infatti, 37 mila quelle presenti in Italia, circa 100 mila quelle in tutto il mondo. Cifre che dicono come il gelato sia una nostra specialità, un prodotto tipico e – perché no? – un vero e proprio simbolo del made in Italy gastronomico. Parlare di gelato in questa torrida estate, però, significa anche dire di una polemica scoppiata riguardo la dicitura “Gelato Artigianale”. Il CODACONS (l’associazione delle associazioni che difendono i consumatori), infatti, ha diffidato Grom dall’utilizzare la dicitura “artigianale”.

Grom buono ma non artigianmale

Grom una storia di successo basata sulla qualità delle materie prime

Il suo non sarebbe un gelato propriamente artigianale perché non preparato in ogni punto vendita. Le miscele sono preparate da Grom nel suo laboratorio di Mappano di Caselle, provincia di Torino, e distribuite in tutti i negozi in tutto il mondo pastorizzate e congelate. I negozi, con la miscela ricevuta, procedono allo

il sorbetto padre del gelato

Il sorbetto, padre del gelato, nasce nella Parigi di Luigi XIV, a inventarlo il cuoco siciliano Francesco Procopio  ispirato dalle nevi dell’Etna

scongelamento e alla mantecazione, per la realizzazione del prodotto venduto ai consumatori.

Questo, ovviamente, non significa che il gelato di Grom non sia buonissimo, prodotto con latte di alta qualità, uova di galline allevate a terra e senza coloranti e aromi emulsionanti.

La questione, semmai è che in Italia non c’è una legge che definisce cosa sia artigianale e cosa no. Ancor peggio non c’è nessuno che spieghi che fare un buon gelato, soprattutto fresco, non è semplice e richiede esperienza e la capacità di miscelare solidi e liquidi, bilanciando zuccheri, grassi e proteine. Si parla spesso di tutela dei prodotti italiani a volte, però, ci si dimentica che per farla seriamente bisognerebbe iniziare dal nostro Paese.

anche il cono e le cialde sono italiane

A inventare il cono è stato Italo Marchioni, emigrato da Vodo di Cadore negli Stati Uniti sul finire del XIX secolo aprì alcuni ristoranti e una fabbrica di coni e cialde.

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